Palermo, Lucia colpita con 20 coltellate. Ancora non sa che la sorella è morta

Palermo, Lucia colpita con 20 coltellate. Ancora non sa che la sorella è morta

Samuele Caruso, il ragazzo di 23 anni che ha ucciso Carmela, 17 anni, temeva che la sua ex, Lucia, sorella della vittima e ferita con una ventina di coltellate, avesse un’altra relazione, e per questo l’avrebbe perseguitata per settimane. Il giovane ne avrebbe parlato nel corso dell’interrogatorio con gli inquirenti. Per questo motivo, secondo gli investigatori, sarebbe uscito da casa armato di coltello, ciò escluderebbe il raptus di follia. Al magistrato che l’ha sentito in questura, subito dopo l’arresto avvenuto nella stazione ferroviaria di Bagheria, ha detto di aveva detto di aver agito in preda ad un raptus e di avere ”perso la testa”. “Ho colpito Carmela per sbaglio, perché Lucia si è difesa con le mani”. Caruso sarà interrogato lunedì dal gip, che dovrà decidere sulla convalida dell’arresto. Il giovane, figlio di un muratore e madre casalinga, è accusato di omicidio volontario e tentativo di omicidio. Il Pm chiederà al Gip la convalida del fermo e la misura della custodia cautelare in carcere. L’indagine è coordinata dal pm Caterina Malagoli.
Migliorano intanto le condizioni della 18enne scampata alla furia omicida di Caruso – La prognosi è riservata ma i sanitari non temono per la sua vita. Lucia, che ha subito più interventi per la ricucitura delle ferite, è lucida e chiede della sorella: non sa ancora della sua morte. “Le abbiamo detto che la sorella Carmela è ricoverata in un altro ospedale – ha spiegato il primario di chirurgia dell’ospedale Cervello, Giuseppe Termine – e che la stiamo curando. Chiede ai medici e agli infermieri come sta la sorella. Abbiamo chiamato uno psicologo che le potrà dire con dolcezza che la sorella è morta”. Sarà intanto eseguita nelle prossime ore, all’Istituto di medicina legale del Policlinico di Palermo, l’autopsia sul corpo di Carmela.
I genitori di Lucia e Carmela sono disperati – Fuori dalla sala rianimazione dell’Ospedale Cervello di Palermo ci sono la madre delle vittime, Giusi, in lacrime, disperata e vestita a lutto, il padre Serafino e la nonna Carmela, che era andata come ogni giorno a prenderle per riportarle a casa dopo la scuola. Ci sono anche amici e parenti della famiglia Petrucci. Nessuno vuole parlare con i giornalisti, a cui praticamente è fatto divieto di accedere alla struttura e tentare un contatto con i familiari e amici delle due ragazze.
Lucia è stata colpita con una ventina di coltellate, cinque delle quali abbastanza gravi – La ragazza ha un taglio di circa 15 centimetri nella zona lombare e ferite anche alle guance e al mento. Il primario di chirurgia, Giuseppe Termine, ieri l’ha operata per circa tre ore. I tagli sono molto netti, spiegano i sanitari, come se l’assassino avesse usato un bisturi piuttosto che un coltello.
E’ stata la stessa giovane ferita a fornire indicazioni sull’aggressore – Nel tardo pomeriggio di venerdì davanti al palazzo di via Uditore a Palermo si sono radunati alcuni compagni di scuola in lacrime. Proprio accanto allo stabile, dove le ragazze abitavano, c’è un supermercato della catena Conad, che comunica dall’interno con l’androne del palazzo. A trovare le ragazze sono stati proprio due dipendenti del supermercato. “Intorno alle 13.15 – racconta Pippo Gambino, 43 anni, che fa il magazziniere al Conad – insieme a un mio collega abbiamo sentito delle urla. Allora ci siamo precipitati per vedere cosa stava succedendo – e appena siamo arrivarti davanti al portone dai vetri abbiamo visto le ragazze in una pozza di sangue, abbiamo citofonato e ci è stato aperto il portone. Subito dopo abbiamo chiamato prima la polizia e poi il 118”. L’uomo racconta anche che la nonna delle due ragazze si trovava al supermercato a fare la spesa, prima che le trovassero, mentre in casa delle ragazze c’era il fratello. “Conosco la ragazza – conclude – era una giovane tutta casa e chiesa e conosco anche la famiglia, venivano sempre a fare la spesa qui da noi”.
Fornero: “Ennesima violenza contro le donne” – E’ “l’ennesima vittima della violenza contro le donne”, ha detto il ministro del Lavoro Elsa Fornero ricordando “due giovani che non hanno avuto pari opportunità: la ragazza uccisa ieri vittima ennesima della violenza contro le donne – ha detto Fornero – e il ragazzo ucciso a Napoli. Vorrei che il cambiamento – ha concluso – fosse fatto nel nome di questi ragazzi che di opportunità ne hanno avute ben poche”.
Fiori sul banco di scuola fino a venerdì occupato da Carmela – I ragazzi delle III L del liceo Umberto I hanno portato in classe un mazzo di fiori, che hanno deposto sul banco di Carmela. Gli studenti si sono intrattenuti in classe con il preside, Vito Lo Scrudato: “Abbiamo parlato a lungo – dice il dirigente scolastico – soprattutto della palese truffa dei mezzi di comunicazione, televisione in testa, che banalizzano i sentimenti e la sessualità e allontanano i ragazzi dalla complessità delle questioni”. L’incontro con la III L si è poi trasformato in un’assemblea spontanea con tutte le altre classi della succursale del liceo, in via Perpignano, a cui è seguito un altro incontro nella sede centrale di via Filippo Parlatore, sempre alla presenza del preside. E lunedì alle 10.30 in istituto è prevista una commemorazione. “Alcuni dei ragazzi – spiega il preside – hanno chiesto di andare a messa nella vicina chiesa di via Parlatore”.
Lunedì una fiaccolata per ricordare Carmela – Alle 21 di lunedì, inoltre, ci sarà una fiaccolata dalla sede centrale del liceo fino a via Uditore, dove abitava Carmela e dove è avvenuto l’agguato. “I ragazzi delle III L – dice il preside – mi hanno detto che vogliono portare Carmela alla maturità. Vogliono farlo col cuore, desiderano che lei, anche da morta, realizzi i suoi sogni. Era una ragazza bravissima, sapeva quello che voleva, cominciava già a studiare per fare i test di Medicina”. Intanto, sulla recinzione della scuola, gli studenti hanno affisso un cartellone. “Tutte sorelle – si legge – Reagiamo contro le violenze sulle donne”.
Palermo, Lucia colpita con 20 coltellate. Ancora non sa che la sorella è mortaultima modifica: 2012-10-22T09:02:11+02:00da ugo565
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