Bersani: dal Pdl solo banalità

Da Bersani una bordata ad Alfano: “Dal Pdl solo banalità”. Sulla Idv: “Non ci alleiamo con chi ci insulta”

Il segretario del Pd Pier Luigi Bersani non si sottrae alla polemica con Angelino Alfano, leader del Pdl e gli tira una bordata: “Dal vostro partito arrivano solo banalità”. In precedenza era stato Alfano ad accusare il Pd di essere “anti-imprenditori”, lanciando inoltre osservazioni taglienti sul nome scelto per l’alleanza con Sel. Così il numero uno del Partito democratico ha replicato: “Mamma mia! Intanto, non ci chiameremo ‘polo della speranza’, e come ha detto Vendola questo è un titolo. Ce lo dica Alfano come chiamarci, visto che hanno fantasia… Si preoccupino di trovarlo loro un nome. Non voglio neanche rispondere… sono i luoghi comuni soliti. Diranno che siamo comunisti, che vogliamo mettere le tasse, che siamo in coda alla Cgil…. Vedano loro intanto se dicono lira o euro. Cominciamo a capire meglio cose più sostanziali di queste banalità”.
“Non cederemo al settarismo” – L’alleanza dei “progressisti e dei democratici” battezzata ieri da Pd e Sel non cederà al “settarismo” e rivolgerà un “appello largo” a tutte le “forze antipopuliste”, ha poi spiegato Bersani: “I commenti sono larghissimamente positivi. Ieri abbiamo cominciato un percorso buono, mi pare sia venuta fuori con chiarezza l’intenzione di cooperare per l’allestimento della grande area dei democratici e progressisti”. Un’area che “non si presenterà in modo settario, ma davanti a questa crisi sarà in condizione di rivolgere un appello largo a tutte le forze europeiste, antipopuliste, perché questo è il punto”.
“Non possiamo fare alleanze con chi insulta” – Bersani ha poi parlato del rapporto ormai apparentemente inclinato con la Idv. Tra Pd e Idv si è “creato un problema serissimo” e non per colpa dei democratici, e un’alleanza con chi “insulta” non è possibile, ha detto il segretario Pd. “Voglio essere molto sincero, si è creato problema serissimo, e non l’abbiamo creato noi: nessuno mi ha mai sentito dire una parola men che rispettosa nei confronti di Idv”. Il fatto è che “da mesi Di Pietro e Idv hanno inteso prendere un’altra strada, sennò non mi spiegherei il coro di aggressività e anche di insulti a cui assistiamo. Noi siamo preoccupati che gli italiani capiscano che stavolta facciamo sul serio e non è presentabile una coalizione che fa finta di stare insieme insultandosi. Davanti ai problemi che ha il paese non possiamo consentirci ambiguità, chi se la sente di affrontare i problemi che abbiamo davanti salta su, chi non se la sente sta giù”.
“Speriamo che le politiche Ue siano percepite in maniera positiva” – Quanto alle politiche della Ue, Bersani ha auspicato che “le mosse della Bce siano percepite in maniera positiva”, perché altrimenti c’è il rischio di un contraccolpo. “Mi auguro – ha continuato – che le decisioni della Bce abbiano un significato percepibile di inversione di tendenza. Se la ruota non gira, gradualmente, in avanti può anche girare precipitosamente indietro”.
“Legge elettorale: qualche novità” – Girando l’attenzione su questioni di politica interna e in particolare sulla legge elettorale il leader di sinistra ha detto che potrebbe esserci “qualche novità”. Il leader democratico ha ribadito i paletti del suo partito (meccanismo che garantisca l’indicazione di un governo e collegi per la scelta dei parlamentari) aggiungendo che “su tutto il resto si tratta”. “Noi – ha spiegato Bersani – siamo impegnatissimi, questi giorni forse possono segnalarci anche qualche novità. Non mi azzardo a dirlo, perché ho visto tante volte cambiare le carte in tavola”. In ogni caso, “io ho detto che il punto di fondo è che non possiamo passare da una legge tipo ‘porcellum’, dove col 34 per cento prendi tutto, compreso il presidente della Repubblica, a una legge in cui quella sera lì (la sera del voto, ndr) non si sa chi governa: sarebbe uno tsunami per l’Italia. Possiamo trovare un meccanismo che garantisca che quella sera si capisca chi può organizzare un governo?”.
“No alle preferenze” – “Secondo – ha proseguito – il cittadino deve poter scegliere il suo parlamentare. E’ notorio che noi non siamo favorevoli al meccanismo delle preferenze. Preferiamo meccanismo imperniato sui collegi. Dopodiché ragioniamo, se non si viole il ‘porcellum’ una mediazione bisognerà trovarla: io mi aspetto il festival dei puristi, se dovessimo trovare un accordo. Si sta discutendo e voglio sperare che ci sia un soprassalto di consapevolezza”.
“Il Terzo settore va ascoltato” – Il Terzo settore, come gli altri soggetti protagonisti del “civismo”, vanno ascoltati perché “possono dare una grossa mano per uscire fuori da questa crisi”, ha affermato Bersani, che oggi ha incontrato il ‘Forum del Terzo settore’: “E’ stata una riunione bellissima, avrei voluto che fosse a porte aperte: c’è pezzo di classe dirigente di questo paese di cui nessuno parla mai”, gente che “ha nelle mani problemi rilevantissimi e contribuisce alla tenuta sociale di questo paese. Non chiedono la luna, c’è la volontà di continuare a discutere”.
 
02 agosto 2012
Bersani: dal Pdl solo banalitàultima modifica: 2012-08-03T17:42:11+02:00da ugo565
Reposta per primo quest’articolo