Strage di bambini in Svizzera

Strage di bambini sul bus, stasera il rimpatrio delle salme, identificati tutti i feriti

Il Belgio sta preparando il rimpatrio delle salme dei bambini e dei loro accompagnatori morti nello schianto – nel tunnel svizzero di Sierre – dell’autobus che li riportava a casa dopo una settimana bianca sulle Alpi. Le famiglie delle 28 vittime, tra cui 22 bambini dell’incidente di Sion, sono state condotte ad una ad una alla camera mortuaria per il riconoscimento dei corpi. Una dolorosa staffetta di auto e furgoni della polizia ha fatto la spola tra l’Hotel de Vigne, centro di raccolta dei parenti e l’obitorio. Tutti i famigliari sono stati accompagnati da medici e psicologi. Tutto si è svolto con grande compostezza, anche se all’uscita del centro funerario i genitori non hanno nascosto la disperazione, alcuni sorretti dai sanitari.
Test del dna per i corpi martoriati – All’obitorio di Sion è al lavoro un’equipe di medici legali per effettuare test del Dna sui corpi resi irriconoscibili dall’impatto di martedì sera. Due aerei militari Hercules C-130 dell’esercito sono stati messi a disposizione del governo per il rimpatrio in Belgio delle salme. Lo ha reso noto il ministro della Difesa belga, Pieter De Crem, di ritorno dalla Svizzera.
Identificati i piccoli feriti – Tutti i 24 bambini feriti sono stati identificati: sette provengono dalla scuola elementare di Lommel e 17 da quella di Heverlee, ha precisato Jan Eyckmans, portavoce del ministero della sanità belga. La scuola di Stekske, a Lommel, conta sette feriti, di cui due gravissimi, e 17 persone decedute, due adulti e 15 bambini. La scuola di Sint-Lambertus d’Heverlee conta 17 feriti, di cui due gravi, e 9 morti, due adulti e sette bambini. A questo bilancio si aggiungono i due conducenti del pullman. I feriti sono stati ricoverati in quattro diversi ospedali, quelli più gravi a Losanna e Berna.
La stampa svizzera si interroga sulla sicurezza dei tunnel – Oltre ad esprimere l’immenso dolore per la tragedia la stampa svizzera si interroga sulla sicurezza delle numerose gallerie presenti sulla rete stradale elvetica. “Sarà necessario prevedere limiti di velocità più bassi per i veicoli pesanti o modificare la progettazione delle aree di emergenza lungo le gallerie” contro una delle quali è andato a schiantarsi il pullman con le due scolaresche belghe a bordo, si chiede il quotidiano francofono Le Temps. Il tunnel di Sierre, in cui è avvenuto il dramma costato la vita a 28 passeggeri, in maggioranza bambini, rispetta le norme più attuali in materia di ventilazione, uscite di soccorso, segnaletica e illuminazione, secondo Ufficio federale della viabilità, citato da Le Temps.
Evidenziato il rischio delle nicchie per le soste di emergenza – Il quotidiano di Zurigo Tages-Anzeiger riprende l’argomento delle aree di emergenza, costruite lungo le pareti del tunnel, i cui angoli squadrati rappresentano un pericolo mortale in caso di collisione: “E’ solo a causa di questo muro che si è potuto verificare un impatto frontale”, scrive il giornale, sottolineando che questa progettazione riguarda la maggior parte delle gallerie svizzere.
Il pullman rispettava il limite di velocità – Il procuratore del Vallese aveva confermato che il pullman viaggiava nei limiti della velocità consentita di 100 chilometri orari all’interno del tunnel: per ragioni ancora ignote ha urtato sulla banchina destra della pavimentazione per poi impattare frontalmente contro il muro di cemento della nicchia della sosta di emergenza.
15 marzo 2012
Strage di bambini in Svizzeraultima modifica: 2012-03-15T17:45:48+01:00da ugo565
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