Il teorico dell’uscita dall’euro della Lega aveva 400mila euro in titoli esteri

Il teorico dell’uscita dall’euro della Lega aveva 400mila euro in titoli esteri

Botta e risposta su twitter tra il finanziere Davide Serra e il leghista Claudio Borghi

Il leghista Claudio Borghi
Il leghista Claudio Borghi
di PSO

“Quindi non si fa partire un governo legittimo perché se non ci sarebbe lo spread…Tutto molto logico. Chissà quando si comincerà a ragionare sul problemino che il debito dei paesi dell’eurozona è privo di garanzia di banca centrale’?”, twitta il deputato della Lega Claudio Borghi. In un altro tweet, il responsabile economico della Lega aggiunge: “Com’era quella che l’euro ci proteggeva delle turbolenza dei mercati? Adesso vi state svegliando o qualcuno ancora dorme? Com’erano i conti dei soldi ‘bruciati’ senza nemmeno essere al governo? Adesso sono brucati di Cottarelli o capiamo che il sistema non funziona”.

Secondo il sovranista, per evitare simili spiacevolezze, per gli italiani sarebbe meglio tornare alla lira. Tuttavia, c’è chi lo bacchetta e lo accusa di parlare con ‘lingua biforcuta’ (Tex Willer docet). C’è infatti chi lo rimprovera di avere parcheggiato in un banca estera quattrocentomila euro circa in titoli di stato e obbligazioni estere. Il responsabile economico della Lega (sostenitore dell’Italexit) li aveva sino a qualche mese fa quando era consigliere regionale in Toscana. Ora, ha ribattuto  Borghi, quei soldi non ci sono più: utilizzati per “l’acquisto di una casa”. Tutto provato: la sua dichiarazione dei redditi circola sui social. A divulgare il documento è stato il finanziere Davide Serra, molto vicino a Matteo Renzi: “Scusi onorevole sono certo non sia vero che lei ha tutti i suoi risparmi all’estero e che lei finanzia stati esteri come da sua dichiarazione qui allegata. Visto vuole uscire Euro può darci evidenza ha tutti i suoi Risparmi in Debito Italiano e conti in Italia?”.

Da tweet a tweet: “Scusi caro Serra, ma con quale logica uno che ha sempre denunciato l’assoluta pericolosità per i risparmi per l’Italia in un’eurozona che con le regole attuali non ha garanzie per i risparmiatori (e lei che speculava al ribasso su MPS lo sa) dovrebbe metterci i propri risparmi?”, ha risposto Borghi. Però il fatto che detenesse tanti soldi in obbligazioni estere ha fatto storcere il naso a molti, visto che da sempre è un “teorico” dell’uscita dall’euro per l’Italia: “Facile dire usciamo dall’euro tanto i suoi risparmi sono al sicuro altrove”. Secondo Borghi, però, i suoi risparmi sono “in un normale dossier titoli di banca in Italia”. O meglio, erano, precisa Borghi in un altro tweet: “Le anticipo che ho venduto etf e obbligazioni per comprare una casa”.

L’affondo di Serra: “Osservo che se tutti facessero come lei non ci sarebbero soldi in nessuna Banca Italiana per Mutui, Prestiti a Aziende, Debito Pubblico che finanzia Pensioni e lo Stato fallirebbe. Solo per essere coerenti con sua Logica. Lo spieghi bene anche ai suoi elettori”. La difesa di Borghi: “Caro Serra, è proprio quello che sta succedendo”, risponde, “quando si aboliranno leggi suicide come il Bail in e quando il nostro debito pubblico sarà garantito incondizionatamente da una banca centrale allora torneremo un paese normale e ripartirà l’economia”.

Senza dubbio però qualcosa ‘olet’ (politicamente parlando). Borghi in una intervista rilasciata al Foglio aveva detto: “Se è la mia opinione personale, che cercate, resto convinto – conferma – che l’uscita dall’euro sarebbe la soluzione ideale, e del resto era contenuta nel programma della Lega. Poi, però, la politica è fatta di mediazioni: e quando ci siamo seduti al tavolo con i nostri alleati del centrodestra, ci siamo accorti che Forza Italia non era affatto d’accordo. Ed è per questo che nei dieci punti della coalizione non compare”. Di sicuro il leghista queste cose le pensa, ma non le fa.

Il teorico dell’uscita dall’euro della Lega aveva 400mila euro in titoli esteriultima modifica: 2018-08-26T17:04:39+02:00da ugo565
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