Decreto Rilancio, via libera del Governo.

Pubblicato il 13 maggio 2020

Decreto Rilancio, via libera del Governo. Conte: 25,6 miliardi per i lavoratori

Provvedimento da 55 miliardi di euro “pari a due manovre”. Alberghi e lidi non dovranno pagare la prima rata Imu, niente Tosap per bar e ristoranti. Bellanova si commuove annunciando la regolarizzazione dei braccianti

Il premier Giuseppe Conte in conferenza stampa (Ansa)
Il premier Giuseppe Conte in conferenza stampa (Ansa)

Roma, 13 maggio 2020 – Via libera del Consiglio dei ministri al Decreto Rilancio. “Con le forze di maggioranza ma spero anche con l’opposizione mi auguro che il decreto possa essere migliorato”, dice il premier Giuseppe Conte in conferenza stampa. “Parliamo di 55 miliardi, pari a due manovre, un lavoro incredibile”, prosegue prima di elencare i punti chiave del nuovo provvedimento per far fronte alla crisi economica causata dall’emergenza Coronavirus. “Introduciamo misure di rilancio e sostegno alle imprese per una pronta ripartenza. Aiutiamo le famiglie che hanno figli, abbiamo un reddito di emergenza. Per i lavoratori le risorse sono cospicue, sono pari a 25,6 miliardi di euro”, dice.

“Scuola, università, ricerca, sistema sanitario, mondo dello sport, turismo, settore edilizio. Un testo complesso di oltre 250 articoli con 55 articoli – ci tiene a sottolineare il presidente del Consiglio -. Ogni ora di lavoro pesava, abbiamo impiegato un po’ di tempo ma non abbiamo utilizzato un minuto in più di quanto necessario”.

La conferenza stampa

Il bollettino della Protezione civile del 13 maggio

Autonomi e cig

“Per gli autonomi prevediamo 600 euro subito, questa volta arriveranno subito perché verranno erogate a chi ne ha già beneficiato. Ci riserviamo di integrare con un ristoro fino a 1.000 euro”, spiega Conte aggiungendo che saranno introdotte “misure di rilancio e sostegno alle imprese per orientare l’economia a una pronta ripartenza”.

Conte chiarisce che per il lavoro “ci sono 25,6 miliardi per rifinanziare cig e bonus autonomi, che sono ammortizzatori sociali e anche economici perché servono anche alle imprese per preservare efficienza produttiva. Fino a oggi abbiamo pagato l’85% delle domande cig e quasi l’80% dei bonus autonomi, per 4,6 milioni di lavoratori. Ci sono stati ritardi per la cig in deroga ma abbiamo lavorato con le Regioni, che ringrazio, per velocizzare”.

Aiuti alle imprese

“Ci sono 15, quasi 16 miliardi, per le imprese, che verranno erogati in varie forme dalle più piccole fino alla possibilità di capitalizzare le più grandi. Tagliamo 4 miliardi di tasse per tutte le imprese fino a 250 milioni di fatturato, togliendo anche la rata Irap di giugno”, dice ancora Conte. “Sarà istituito il reddito di emergenza per due mesi e l’importo sarà dai 400 agli 800 euro”, dice ancora Conte. “Ci sono commercianti che rischiano di chiudere, imprenditori nell’incertezza: il vostro grido di allarme non ci è sfuggito, per questo ci siamo impegnati al massimo facendoci carico di questa sofferenza, ce l’abbiamo messa tutta”.

Turismo, ristoranti e bar

Poi il premier defisce “corposo” il pacchetto turismo, con un tax credit “fino a 500 euro per tutte le famiglie con Isee inferiore a 40mila euro. La prima rata Imu è abbonata per alberghi e stabilimenti balneari. Ristoranti e bar potranno occupare suolo pubblico non pagando la Tosap anche grazie alla collaborazione con Anci. E c’è un occhio di attenzione per i nostri artisti“.

Scuola e ricerca

“Un miliardo e 450 milioni in due anni saranno destinati alla scuola per programmare un rientro a settembre in sicurezza e per l’esame di maturità in presenza in sicurezza”, dice ancora il premier Giuseppe Conte. “C’è un importante segnale per la stabilizzazione del corpo docente: avremo 16mila nuovi insegnanti e così arriveremo a regime a 78mila nuovi insegnanti di ruolo“. “Investiamo anche sul futuro, un miliardo e 400  milioni vanno all’Università e ricerca, avremo nuovi 4 mila ricercatori”, prosegue. “Ci saranno “5.600 posti da ricercatore” e ciò sarà una opportunità “per i nostri cervelli all’estero che vorranno rientrare”, chiarisce poi il ministro Gaetano Manfredi. In dettaglio, “parliamo di un programma di ricerca da 550 milioni in due anni, di altri 550 milioni utili per rafforzare il sistema universitario e della ricerca e di 300 milioni per il diritto allo studio degli studenti delle Università e dell’Alta Formazione Artistica e Musicale”, aggiunge il titolare dell’Università e della ricerca.

Sanità e fondi per disabili

“Per la sanità c’è un intervento cospicuo, pari a 3 miliardi e 250 milioni”, dice ancora Giuseppe Conte aggiungendo che il decreto Rilancio istituisce “un fondo di 40 milioni per strutture semiresidenziali per persone con disabilità”. “Prima di tutto stanziamo fondi per rafforzare la nostra rete territoriale, che come abbiamo visto è la chiave fondamentale contro l’epidemia – spiega il ministro della Salute, Roberto Speranza -. Rafforzeremo il contact tracing, e mettiamo in campo 9.600 infermieri, con la figura dell’infermiere di famiglia, di prossimità: facciamo uno sforzo per dare piu’ capillarita’ ai servizi di prevenzione sul territorio”. Speranza ricorda anche gli “investimenti sui servizi domicilari. Solo con questo decreto passiamo da 2 punti sotto la media Ocse a 0,7 sopra la media”. “Nel decreto ci sono 190 milioni di euro per incentivi ai nostri medici, ai nostri infermieri, a tutto il personale sanitario”, conclude.

Gualtieri e Patuanelli

“La parte quantitativamente più rilevante riguarda il sostegno alle imprese, dopo il Cura Italia e il dl liquidità adesso è la fase del ristoro, i contributi a fondo perduto per le imprese fino a 5 milioni” di ricavi “che hanno avuto delle perdite”, del “sostegno a spese importanti come per gli affitti e le bollette e un impegno senza precedenti per ricapitalizzazione e contribuire ad assorbire le perdite delle imprese piccole e anche più grandi in linea” con l’aggiornamento della commissione Ue sul “temporary framework”, dice il  ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri.

Il decreto Rilancio stanzia “6 miliardi” per gli indennizzi alle imprese “che fatturano da zero a 5 milioni di euro e che hanno avuto un calo di fatturato del 33%, sostanzialmente la totalità”, dice invece il ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli. L’indennizzo – chiarisce – andrà “da 2mila euro a fino a oltre 40mila euro per le imprese che hanno perso la capacità di fatturare”.

Migranti, regolarizzazione di braccianti e colf

Il decreto Rilancio prevede poi anche la regolarizzazzione di tutti quei migranti che svolgono lavori stagionali (come i braccianti nei campi) o quello di colf e badanti. “Abbiamo portato a compimento un risultato importante, è una battaglia di civiltò ma anche il contrasto alla criminalitò e al caporalato con l’emersione del lavoro nero”, dice Conte assicurando che all’interno del governo “non si è consumata una battaglia cruenta”.E si commuove la ministra delle Politiche Agricole, Teresa Bellanova. “Da oggi gli invisibili saranno meno invisibili”, dice prima di snocciolare le cifre destinate al suo comparto: “1 miliardo 150 milioni a sostegno di questa filiera, settore di eccellenza andato in difficoltà”, una “dotazione di 250 milioni per facilitare l’accesso al credito” e “250 milioni destinati agli indigenti, che saranno gestiti con il volontariato”.

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