Catania, forte esplosione in un palazzo investe i vigili del fuoco.

Catania, forte esplosione in un palazzo investe i vigili del fuoco. Tre vittime

Due pompieri morti e una persona trovata carbonizzata, questo il bilancio dell’esplosione in una palazzina in via Sacchero, traversa di via Garibaldi. I vigili erano intervenuti per una fuga di gas. Dubbi su cosa ha provocato la deflagrazione

Pubblicato il 20 marzo 2018
Catania, la motosega dei vigili del fuoco innesca l’esplosione di gas

Catania, 21 marzo 2018  – Una forte esplosione si è verificata ieri notte in un edificio di Catania, nel centro storico, il cosiddetto ‘Fortino’. Nella deflagrazione sono morti due vigili del fuoco, e una terza persona trovata carbonizzata. Altri due pompieri sono ricoverati in gravi condizioni all’ospedale, ma non in pericolo di vita. Questo è il primo bilancio della tragedia. I quattro i vigili del fuoco coinvolti nell’esplosione erano accorsi sul posto dopo una chiamata. Le vittime sono i pompieri Giorgio Grammatico e Dario Ambiamonte, e il settantenne Giuseppe Longo, titolare dell’officina. Sulla vicenda la Procura ha aperto un’inchiesta: il capo della squadra dei vigili del fuoco  Marcello Tavormina, 38 anni, capo della squadra e ricoverato con un collega nel reparto di rianimazione dell’ospedale Garibaldi, è indagato per disastro colposo e omicidio colposo plurimo. Per la Procura è un’iniziativa dovuta prima di compiere atti irripetibili che confluiranno nell’inchiesta.

I FATTI – Una fuga di gas in una piccola officina che ripara biciclette era stata segnalata in via Sacchero, traversa di via Garibaldi, all’altezza di via del Plebiscito. L’allarme era stato lanciato ai vigili del fuoco proprio dalla persona trovata senza vita all’interno. La squadra giunta sul posto ha utilizzato una motosega per tagliare il catenaccio, ma quando l’attrezzo ha toccato la catena le scintille hanno scatenato l’esplosione di gas che ha investito i vigili del fuoco.

I quattro pompieri colpiti sono stati trasportati d’urgenza in ospedale per essere rianimati, ma due di loro sono deceduti per le ferite riportate. La vittima carbonizzata potrebbe essere il settantenne che viveva e lavorava nella palazzina come venditore e riparatore di biciclette. Illeso invece un quinto componente della squadra di vigili del fuoco travolti dall’esplosione. E’ stato portato sotto choc al sicuro e lontano dai riflettori.

TESTIMONI – Tra lo stupore e la paura gli abitanti di via Sacchero e via Garibaldi descrivono l’esplosione della palazzina: “Una bomba, sembrava un’attentato…”. Un negoziante racconta: “Ho sentito un boato incredibile e ho pensato a una bomba violenta, ho avuto una grande paura”. Un giovane che lavora lì vicino: “Ho pensato di morire lo spostamento d’aria è stato così forte che ho temuto che le mura mi crollassero addosso da un momento all’altro”. Invece una donna della zona chiede quando potrà tornare a casa, mentre i pompieri sono ancora al lavoro per mettere in sicurezza la zona tutta transennata.

FERITE GRAVI, MA NON IN PERICOLO DI VITA – La prognosi è riservata all’ospedale Garibaldi di Catania per i due pompieri feriti nell’espolsione, ma non sarebbero al momento in pericolo di vita. Il più grave dei due, ha riportato un importante trauma polmonare, e sarà ricoverato nella rianimazione. Il secondo ha un trauma cranico con la teca avvallata e ferite varie, dovrebbe essere trasferito nel reparto di neurochirurgia.

PROCURA APRE FASCICOLO – L’esplosione sarebbe avvenuta dall’interno verso l’esterno. È quanto emergerebbe dai primi sopralluoghi compiuti sul posto. La deflagrazione sarebbe stata violenta e legata a una fuga di gas di bombole all’interno della struttura. Ora bisognerà chiarire come mai la persona che era dentro la casa non abbia aperto le finestre o la porta: forse impedito da un malore, o se lo abbia fatto apposta.

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IL VICINO: GLI HO DETTO ‘MA CHE STA FACENDO’ POI L’ESPLOSIONE –  Felice Lizio il vicino di casa di Giuseppe Longo, l’artigiano morto nell’esplosione fa fatica a riprendersi dallo choc: “Mi sento un miracolato. Di quegli istanti terribili non ricordo tanto il boato, quanto l’onda d’urto che ha sbalzato i vigili del fuoco”. Anche lui stasera, intorno alle 20, sentendo odore di gas, ha chiesto l’intervento dei pompieri: “Erano in 5 hanno fatto un primo sopralluogo in via Garibaldi, poi si sono spostati in via Sacchero, nella seconda uscita dell’appartamento sventrato; hanno visto una flebile luce e, immaginando che l’anziano si fosse sentito male, hanno effettuato un sondaggio con un attrezzo per valutare il grado di saturazione. La stanza era satura di gas, a questo punto si sono spostati nella parte dell’immobile in via Garibaldi e uno ha afferrato un arnese per tagliare il lucchetto della porta di ferro del negozio di bici. Io gli ho detto ‘ma che sta facendo’ e lui mi ha risposto, ‘si allontani’. Ho fatto due passi, riuscendo a tirare per la giacca il mio vicino di casa, e c’è stata l’esplosione”.

ESPLOSIONE PRIMA DELL’INTERVENTO – Ma la testimonianza del vicino contrasta, anche questo dovrà accertare l’inchiesta aperta dalla Procura, con le prime ricostruzioni che avvalorano la tesi che la deflagrazione avvenuta prima dell’intervento dei vigili dei fuoco.

Forte esplosione a Catania, tre morti (Lapresse)

Forte esplosione a Catania, tre morti (Lapresse)

Catania, forte esplosione in un palazzo investe i vigili del fuoco.ultima modifica: 2018-05-27T20:04:04+02:00da ugo565
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