Il sogno Hyperloop contagia L’Europa: come viaggiare a 1000 chilometri orari

Il sogno Hyperloop contagia L’Europa: come viaggiare a 1000 chilometri orari

Il rivoluzionario progetto prevede delle “capsule sospese con magneti all’interno di un tubo dove la densità dell’aria è molto minore rispetto a quella dell’atmosfera”

Componente per la realizzazione del progetto Hyperloop
Componente per la realizzazione del progetto Hyperloop
Redazione Tiscali

Lo slogan coniato per l’occasione da Hyperloop One, l’azienda di Los Angeles sbarcata in Europa per diffondere il suo sogno, è “noi non vendiamo un nuovo sistema di trasporto, noi vendiamo tempo”. Si ritengono portatori di una realtà rivoluzionaria. “Quando per 300 chilometri serve meno di mezz’ora, la media per recarsi in ufficio, cambia l’idea stessa di città. E cambia anche quella di area produttiva ed economica legata a un tessuto urbano. Si pensi solo a cosa potrebbe significare per il settore edilizio o per la logistica”, sostiene stando a Repubblica, Rob Lloyd, da Amsterdam, dove è in visita per incontrare il ministro dei trasporti dei Paesi Bassi.

Lloyd non è uno qualunque. Ha lavorato per Cisco come presidente per Europa, Africa e Medio Oriente. Ventun anni impiegati a gestire problematiche di gran livello durante la rivoluzione del Web. Ora la nuova creatura si chiama Hyperloop ed entro il 2021 dovrebbe emettere i primi vagiti a Las Vegas, negli Emirati Arabi Uniti e in Olanda.

Il progetto originario è del 2013 e scaturisce dalla mente di Elon Musk. Prevede delle “capsule lanciate a mille e cento chilometri all’ora sospese grazie a dei magneti all’interno di un tubo dove la densità dell’aria è molto minore rispetto a quella dell’atmosfera”. Un progetto non facile da realizzare e che, in ogni caso, richiederà del tempo.

L’ad di Hyperloop Rob Lloyd

Una cosa da fantascienza comunque, studiata dalle sue “Tesla e Space X e che lo stesso Musk ha regalato rendendo open source il progetto”. Le società nate da quello sforzo si chiamano appunto Hyperloop Transportation Technologies e Hyperloop One.

Ad avviso dello stesso Lloyd che ne è amministratore delegato può sembrare una follia, ma “questa è l’infrastruttura della nuova banda larga, calata nel mondo reale”. Una scommessa che cambierà il concetto stesso di mobilità, sostiene. Una sfida dalle prospettive economiche enormi. “Parliamo di un mercato ben più grande di quello della tecnologia”.

Negli Usa esiste già un tratto, in Nevada, e tra qualche giorno sarà effettuato un test ufficiale. Contestualmente si cerca di diffondere la buona novella in tutto il mondo, cercando di far capire agli amministratori internazionali che si parla di una tecnologia che potrebbe consentire di spostarsi da Monaco a Berlino in soli 40 minuti. Da Madrid a Tangeri in 50 minuti. Da Cagliari a Bastia in 40 minuti. Da Londra a Edimburgo in meno di un’ora. Da Tallin, in Estonia, a Helsinki, in Finlandia, in 8 minuti.

Secondo le prime reazioni i costi dovrebbero risultare promettenti: risparmi di un terzo rispetto all’alta velocità, senza contare i vantaggi ambientali derivanti dal fatto che tutto funziona elettricamente. Per ora l’iniziativa – a leggere Repubblica – è piaciuta molto agli Emirati Arabi. E si dice anche ad altri Paesi. Ma non mancano le riserve. Altre volte progetti innovativi hanno dovuto fare i conti col fallimento. Ma ci sono stati anche progetti apparentemente irrealizzabili o pericolosi che invece sono diventati realtà.

Per Luca Cesaretti, uno dei fondatori della Ales Tech di Milano e ha sviluppato il sistema di levitazione magnetica Ironlev partendo proprio da Hyperloop, “i problemi sono i costi”. Ma ciò non significa che non si possa fare. “Per questo abbiamo ideato una tecnologia che si possa applicare anche ai binari tradizionali. Non arrivi a mille chilometri all’ora, però riduci i consumi e l’usura. Detto questo, il movimento Hyperloop è concreto e ha già raccolto centinaia di milioni di dollari”. Una forte spinta alla fattibilità del progetto dovrebbe arrivare tuttavia dalle leggi che i Paesi riusciranno a sfornare per “far operare questa nuova specie di trasporto pubblico”, spiega Lloyd.

Il sogno Hyperloop contagia L’Europa: come viaggiare a 1000 chilometri orariultima modifica: 2017-06-14T22:20:03+02:00da ugo565
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