Dj Fabo, l’ultimo morso al dolore. “Vado via dall’inferno in terra”

Dj Fabo, l’ultimo morso al dolore. “Vado via dall’inferno in terra”

Svizzera, morto il 40enne tetraplegico: il pulsante premuto con la bocca.

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di LUCA TAVECCHIO

Ultimo aggiornamento: 28 febbraio 2017
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Milano, 28 febbraio 2017 – CI AVEVA provato un paio di settimane fa rivolgendosi direttamente al presidente Mattarella. Tutto inutile. Anzi, la risposta arrivata dal Parlamento venerdì era stato un altro rinvio sulla legge sul biotestamento. L’ennesimo, insopportabile rinvio. Che per lui, dj Fabo, inchiodato a letto, al buio da quasi tre anni, in attesa di poter uscire da quella prigione in cui un terribile incidente stradale lo aveva costretto, dev’essere stato doloroso come un pugno.
Così Fabiano ha deciso: con quel filo di disperata voce che ancora gli rimaneva, ha gridato in un ultimo messaggio video tutta la rabbia contro la vergogna di un Parlamento che non trova il coraggio di occuparsi «delle persone che soffrono», ed è partito per la Svizzera. Accompagnato da Marco Cappato dell’associazione Luca Coscioni, dalla fidanzata Valeria Imbrogno e dalla delusione per uno Stato che l’a obbligato a scappare per liberarsi «da una tortura insopportabile e infinita», ha lasciato Milano domenica mattina.

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HA AFFRONTATO quella che la stessa associazione Luca Coscioni ha definito «l’umiliazione di un difficile trasporto» (Fabiano era immobile su un letto, attaccato al respiratore) e nel pomeriggio di domenica è arrivato a destinazione: una palazzina di due piani affacciata sul piccolo lago di Pfaffikon, poco fuori Zurigo. Il cui nome, Dignitas, rappresentava in definitiva il suo ultimo desiderio: andarsene per propria scelta, con dignità, appunto. «Sono finalmente arrivato in Svizzera e ci sono arrivato, purtroppo, con le mie forze e non con l’aiuto del mio Stato», aveva comunicato domenica su Twitter, tramite l’account dell’associazione Luca Coscioni.

CONFORTATO e sostenuto dalle persone che hanno combattuto con lui questa lunga battaglia, ha affrontato tutto l’iter elaborato dalla legislazione svizzera. Moduli da compilare, visite mediche e psicologiche, colloqui con i dottori durante i quali vengono spiegati tutti passaggi da affrontare prima della fine.
Ed è stato ieri mattina che Fabiano ha chiuso con quello che considerava da tempo un vivere senza vita. E ha dovuto farlo, come prevede la legge elvetica, con un gesto autonomo e volontario. Un gesto che per lui, tetraplegico, è potuto arrivare solo tramite un morso. È stato quell’ultimo movimento della bocca a liberarlo. Non prima di aver ringraziato Cappato per averlo «sollevato da questo inferno di dolore».

UN MORSO sul pulsante per azionare l’immissione del cocktail letale di farmaci. Un morso al buio che, ha raccontato chi era con lui, lo ha messo molto in ansia “perché temeva, non vedendo il pulsante, di non riuscirci. Poi però ha anche scherzato”. Dopo quest’ultimo sforzo, nel giro di qualche minuto, Fabiano si è addormentato per scivolare finalmente, senza soffrire, nel silenzio che desiderava da tempo. L’annuncio della morte è arrivato nella tarda mattinata: Fabo si è spento alle 11.40. Lasciando i suoi familiari liberi di piangere una morte, questa volta davvero definitiva.

Dj Fabo, l’ultimo morso al dolore. “Vado via dall’inferno in terra”ultima modifica: 2017-04-05T16:53:47+02:00da ugo565
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