Datagate, Snowden incontra i difensori dei diritti umani

Datagate, Snowden incontra i difensori dei diritti umani, Microsoft e Skype aiutarono la National Security Agency

Fonti dell’aeroporto Sheremetevo, dove Edward Snowden si trova da oltre 2 settimane, hanno riferito che la ‘talpa’ del Datagate, ha chiesto di incontrare i rappresentanti delle Ong per i diritti umani per dire cosa pensa della campagna Usa contro di lui, che danneggia i passeggeri dell’America Latina. Qualche risposta al suo apello comincia a giungere. L’ombudsman russo per i diritti umani Vladimir Lukin si è detto pronto ad incontrare Snowden, la ‘talpa ‘ del Datagate. “Ho sentito che vuole un incontro. Io sono pronto”, ha detto all’agenzia Interfax. Ghenrikh Padva, uno dei più noti avvocati impegnati nella difesa dei diritti umani, ha confermato di aver ricevuto una richiesta d’incontro da parte di Snowden alle 17 ora di Mosca (le 15 in Italia), allo scalo Sheremetevo, ma di non poter andarci perché impegnato.
Incontro previsto alle 17.00 – L’incontro tra la ‘talpa’ del Datagate Swnoden e i difensori dei diritti umani è previsto alle 17.00 ora di Mosca (le 15 in Italia) nell’area transito del terminal C dell’aeroporto Sheremetevo. Lo ha confermato la portavoce dello scalo. Tra gli invitati figurano Serghiei Nikitin (Amnesty International, Russia), Mikhail Kraskov (Transparency International), membri di Hrw, dell’ong polacca Krido legal, della rappresentanza Onu in Russia, della camera pubblica, l’ombudsman russo per i diritti umani Vladimir Lukin, l’attivista Olga Kostina, il deputato del partito putiniano Russia Unita Viaceslav Nikonov e tre avvocati russi (Anatoli Kucerena, Genrikh Padva e Genri Reznik).
Situazione difficile – Tra i destinatari della richiesta di incontro con i rappresentanti dei diritti umani avanzata da Snowden figurano Amnesty international – che ha riferito di aver ricevuto una richiesta via e-mail – e l’avvocato Ghenri Reznik (che indica come orario dell’incontro le 16.30 ora di Mosca, le 14.30 in Italia). C’é inoltre Olga Kostina, membro della Camera pubblica, secondo cui l’incontro è previsto alle ore 17.00 ora di Mosca (le 15 in Italia) al terminal C dell’ aeroporto Sheremetevo. “Si è creata una situazione difficile: dal un lato non possiamo estradare Snowden in un Paese dove rischia la pena di morte, dall’altro i rapporti con gli Usa non sono molto buoni e non vorremmo aggravarli”, ha osservato Kostina. “Noi penseremo ad una via di uscita dalla situazione”, ha aggiunto. Nessuna richiesta per ora è giunta ad altri militanti per i diritti umani, come Lev Ponomariov e Mikhael Fedotov, quest’ultimo capo del consiglio per la difesa dei diritti umani presso il Cremlino. 

L’invito di Obama a Pechino – In attesa di capire quali sono le novità, nel giorno in cui a Washington si sono chiusi i colloqui Usa-Cina per gettare le base per nuove relazioni politiche e commerciali, il presidente americano Barack Obama lancia un invito a Pechino, forte da sembrare un vero e proprio monito: “La Cina deve gestire le dispute marittime con i suoi vicini in maniera pacifica, senza l’uso di intimidazioni o coercizioni”. Il messaggio – si legge in una nota della Casa Bianca – è stato consegnato nelle mani del vicepremier cinese Wang Yang e del consigliere di Stato Yang Jiechi ricevuti dal presidente statunitense.

Protezione dei diritti umani – Obama ha anche ribadito come gli Stati Uniti continueranno a sostenere la protezione dei diritti umani e ha colto l’occasione per esprimere personalmente ai dirigenti cinesi “il proprio disappunto e la propria preoccupazione” per come Pechino ha gestito la vicenda della ‘talpa’ del datagate Edwrad Snowden, a cui è stato permesso di lasciare Hong Kong per Mosca. Il presidente Usa ha comunque sottolineato “l’importanza di incrementare la cooperazione con la Cina su diversi fronti, per gestire insieme molti dei problemi regionali e globali”. Ha infine espresso soddisfazione per il nuovo impegno preso dalla Cina di aprire la sua economia agli investimenti Usa con un trattato bilaterale che sarà negoziato nelle prossime settimane.
I nuovi documenti di Snowden – Microsoft ha offerto alla National Security Agency (Nsa) un accesso diretto ai dati dei suoi utenti. A lanciare l’allarme su una collaborazione ancora più stretta di quanto finora emerso fra la Silicon Valley e l’intelligence americana è il Guardian – autore dello scoop che ha scatenato il datagate – citando nuovi documenti di Edward Snowden. E proprio sulla talpa si apre un nuovo piccolo giallo. Secondo alcune indiscrezioni del Washington Post, potrebbe aver lasciato l’aeroporto di Mosca a bordo di un volo Aeroflot, diretto a L’Avana. I sospetti nascerebbero dalla inusuale rotta scelta dalla compagnia aerea, rotta che evita il sorvolo sugli Stati Uniti. Gli esperti meteo, però, hanno spiegato come in queste ore sulla normale rotta fra la Russia e Cuba ci sia una perturbazione e quindi una modifica non sarebbe poi così strana.
Botta e risposta tra Washington e Pechino – Snowden intanto torna al centro di un botta e risposta tra Washington e Pechino, con gli Usa che hanno ribadito la loro “forte delusione” per la decisione di Hong Kong di lasciar andar via la talpa, rifugiatasi a Mosca. “Si è trattato di decisioni assunte in base alla legge, nulla da rimproverare”, ha reagito Pechino. Una scaramuccia che ha finite per rovinare un po’ il clima dialogante della due giorni di colloqui tra Usa e Cina a Washington. La talpa nel frattempo continua a rilasciare documenti segreti al Guardian che oggi rivela nuove indiscrezioni. “Microsoft ha collaborato in modo molto stretto con i servizi di intelligence Usa per consentire di intercettare le comunicazioni dei suoi utenti, aiutando la Nsa a decodificare il proprio sistema” e aggirare quindi i blocchi all’accesso. I nuovi documenti “illustrano la portata della cooperazione fra la Silicon Valley e le agenzie di intelligence negli ultimi tre anni” nell’ambito del programma segreto Prism, denuncia il quotidiano, secondo il quale Microsoft ha in particolare aiutato la Nsa a intercettare le chat online sul nuovo portale Outlook.com. Anche Skype, acquistata da Microsoft nell’ottobre 2011, ha collaborato con l’intelligence nell’ultimo anno consentendo a Prism di ottenere informazioni sulle conversazioni video e audio.
La preoccupazione della Nsa – Microsoft respinge con forza le accuse: Redmond non concede e non offre al governo nessun accesso diretto a nessuno dei suoi prodotti. “Abbiamo chiari principi che guidano le nostre risposte alle richieste del governo per le informazioni sui consumatori” afferma Microsoft, sottolineando di fornire dati dei propri consumatori “solo in risposta a richieste del governo su specifici account”. Intanto il Washington Post lancia un nuovo allarme: quello che Snowden abbia guadagnato l’accesso anche a “file sensibili riguardanti operazioni di spionaggio contro i leader cinesi e altri obiettivi sensibili”. “Siamo molto preoccupati – spiegano alla Nsa -. Più cose diventano pubbliche, più perdiamo le nostre capacità”.
Datagate, Snowden incontra i difensori dei diritti umaniultima modifica: 2013-07-13T08:45:09+02:00da ugo565
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