Morta Margaret Thatcher.

Morta Margaret Thatcher. Cameron: «Ha salvato il nostro Paese, sua eredità nei secoli»

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«Margaret Thatcher ha salvato il nostro Paese». Il primo ministro britannico conservatore David Cameron ricorda «con dolore» la Lady di ferro morta oggi per ictus a 87 anni nella sua suite all’hotel Ritz di Londra. «La sua eredità resterà non solo negli anni a venire, ma nei secoli. Un grande leader, un grande primo ministro, un grande cittadino britannico». Margaret Roberts in Thatcher entra in parlamento per la prima volta nel 1959: venti anni dopo, dal 1979 al 1990, diventa la prima e finora unica donna a guidare il governo britannico. La leader politica che coniò frasi come «Essere potenti è come essere una signora. Se hai necessità di dirlo, non lo sei», fece la guerra all’Argentina con per le isole Falklands ma soprattutto ruppe il monopolio maschile del partito conservatore britannico in un Paese in cui esistono ancora club per soli gentiluomini non distanti dal Palazzo di Westminster, è stata il simbolo dei tagli e la svolta liberista anni 80 della Gran Bretegna. Di lei si ricorderanno gli scontri durissimi con i sindacati, resta un simbolo la lotta dell’unione nazionale dei minatori di Arthur Scargill tra il 1984 e il 1985. (un film del ’96, «Grazie, Signora Thatcher» racconta proprio di un gruppo di minatori a rischio disoccupazione, che uscì alla vigilia dell’ascesa del laburista Tony Blair dopo 20 anni di dominio conservatore).

«È con grande tristezza che Mark e Carol Thatcher hanno annunciato che la loro madre, baronessa Thatcher, è morta questa mattina serenamente», si legge nella nota del suo portavoce, Lord Tim Bell. Esprime tristezza la regina Elisabetta.

 

Thatcher è stata una delle figure politiche più osannate ed odiate della storia contemporanea britannica ed internazionale, capace di incarnare il ruolo di condottiera del conservatorismo come nessun altro, dopo Winston Churchill, rivoluzionaria che fece a pezzi lo stato sociale del dopoguerra, anticomunista senza cedimenti. E proprio per questo è stata una delle figure più detestate dalla sinistra internazionale. L’era della Lady di Ferro iniziava il 4 maggio del 1979 quando la Thatcher, vittoriosa leader conservatrice alle elezioni politiche, entrava nella residenza del premier britannico a Downing Street, dove sarebbe rimasta fino al 1990. Un periodo in cui avrebbe preso un Paese depresso rispetto al resto d’Europa come il Regno Unito, e lo avrebbe trasformato in senso liberista, creando grandi ricchezze e sviluppo economico, ma anche profonde disparità sociali.

Nata il 13 ottobre del 1925, da anni era ormai una fragile signora anziana, malata, che si vedeva pochissimo in pubblico ed entrava regolarmente in ospedale. Ma al culmine della sua vita politica, con i suoi modi bruschi al limite della rudezza, Thatcher diede vita a una rivoluzione conservatrice che – in parallelo a quanto faceva Ronald Reagan negli Stati Uniti – svecchiò brutalmente lo stato sociale della società britannica, aprendola a un’economia ultraliberista e competitiva che anche i laburisti di Tony Blair hanno difeso, in alcune parti.

Una svolta, dicono i suoi sostenitori ancora oggi numerosi, che ha offerto più opportunità a tutti, oppure – affermano i suoi detrattori – una serie di scelte che hanno reso molto più marcati i fossati economici tra ricchi e poveri nel Regno Unito, con conseguenze anche sui valori sociali e solidaristici di cui molti oggi lamentano la fine in Gran Bretagna. Per la sinistra, Thatcher rimane soprattutto il premier che negli anni Ottanta mirò alla distruzione – ed ebbe successo – dei sindacati, a partire dalle potenti organizzazioni dei minatori nel drammatico scontro del 1984-1985, privatizzando le miniere di carbone, cuore del processo energetico britannico. 

Privatizzazione fu anche la parola d’ordine per le aziende pubbliche di vario tipo, mentre mano libera veniva data alle imprese, in particolare in termini di licenziamenti ed assunzioni. Il risultato, accanto ad una super-flessibilità di tipo ‘americanò del mercato del lavoro, con pochi eguali in Europa occidentale, fu anche uno sviluppo tumultuoso dell’economia nazionale, che tornò a crescere dopo una lunga stagnazione. Singolarmente, per una conservatrice, vide l’inizio della fine con l’introduzione di una controversa tassa ‘sulla cittadinanzà, la poll tax, che suscitò una violenta opposizione e avviò il suo tramonto politico nel 1989. 

In politica estera, Thatcher (che nel 1984 scampò a un attentato dell’Ira contro il suo hotel a Brighton) ebbe in Reagan il suo alleato di ferro: a parte le similitudini in politica economica, entrambi furono ferventi anticomunisti. 
Nel 1982 la Lady di Ferro mostrò la sua tempra sulla scena mondiale, quando inviò la Royal Navy, la Marina militare britannica, contro l’Argentina che aveva invaso le isole Falkland-Malvinas. Grande amica del dittatore cileno Augusto Pinochet, nel 2001 aveva suscitato non poche proteste quando criticò il suo arresto da parte della magistratura britannica, definendolo “un amico” e colui che aveva “riportato la democrazia in Cile”. (An. Man.)

Morta Margaret Thatcher.ultima modifica: 2013-04-09T14:00:53+02:00da ugo565
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