MONTI E BERLUSCONI DAVANTI AL PPE, TUTTI PER IL PROFESSORE

MONTI E BERLUSCONI DAVANTI AL PPE, TUTTI PER IL PROFESSORE

 

 

A Bruxelles qualche silenzio un pò imbarazzato per Berlusconi, tanti consensi invece per Mario Monti che oltre agli incoraggiamenti raccolti dal PPE ha riscosso l’apprezzamento anche del presidente socialista francese Hollande. Davanti ai massimi vertici del Partito Popolare Europeo riunito all’Academie Royale de Belgique è andato in scena oggi, con un fuori programma inatteso, lo psicodramma delle elezioni italiane con tutti i suoi tormenti, i suoi  interrogativi e le sue paure. C’era come previsto Silvio Berlusconi che forse sperava di ottenere consensi da alcuni big del Ppe, magari a favore di una sua ricandidatura a premier. Ma soprattutto, e a sorpresa, a spiegare cosa era successo in Italia nell’ultima settimana c’era Mario Monti che non è iscritto o membro del Ppe e che ha fatto la sua apparizione con un coup de theatre – come ha commentato qualcuno – su invito del presidente Martens, l’unico a sapere dell’arrivo del Professore alla riunione dei popolari europei che di solito precede i vertici comunitari. Dicono che dopo un primo momento di imbarazzato silenzio Berlusconi avrebbe riproposto a Monti, stavolta in maniera diretta, l’offerta avanzata ieri alla presentazione del libro di Vespa: il Prof candidato alla guida dei moderati italiani alle prossime elezioni, e lui, Berlusconi, pronto a fare un passo indietro. Sempre stando ai si dice, Monti si sarebbe limitato ad esprimere apprezzamento ma senza smuoversi di un millimetro dal ‘no comment’ sul suo futuro e sottolineando invece il motivo delle sue dimissioni anticipate e cioè la sfiducia da parte del Pdl. Ad ascoltarlo la Cancelliera Merkel (che avrebbe invitato Monti a ricandidarsi) Barroso, Van Rompuy, Juncker, Rajoy e il presidente del Consiglio ha potuto affermare al termine della riunione che dal Ppe “c’é grande sostegno al governo italiano”.  “Ho espresso la speranza e la convinzione – ha detto ancora Monti – che quale che sia il prossimo governo, questo si collocherà nel solco della partecipazione e integrazione europea perché è anche nell’interesse nazionale”. Niente su una sua eventuale candidatura: “Nessun commento. Non sarebbe questo il momento e il luogo. Sono concetrato per qualche breve tempo nella condotta spedita di ciò che il mio governo deve ancora compiere”. “Posso solo dire che c’é stato grande sostegno per Monti”, ha detto il presidente dell’Eurogruppo e premier lussemburghese Juncker lasciando la riunione. Dopo la Merkel, Juncker e il capogruppo del Ppe all’europarlamento Daul anche il presidente della Commissione UE Barroso si è in qualche modo schierato a favore di Monti quando, incontrando Berlusconi, gli ha sottolineato “molto francamente” la necessità per l’Europa di un’Italia stabile che prosegua sulla strada delle riforme avviate dall’attuale premier. Il presidente del Ppe Martens ha detto che tutto il partito popolare europeo è schierato “contro il populismo e l’antieuropeismo”.  Poi l’elogio di Hollande prima del vertice Ue: “Monti è l’uomo che ha consentito all’Italia di rialzarsi e di riprendere un ruolo chiave, e ha fatto sì che l’Italia sia rispettata” ha detto ai giornalisti il presidente francese prima di stringere vigorosamente la mano proprio al Professore.

MONTI E BERLUSCONI DAVANTI AL PPE, TUTTI PER IL PROFESSOREultima modifica: 2012-12-14T09:48:46+01:00da ugo565
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