Riforma del condominio

Riforma del condominio, in arrivo un cambiamento per 30 milioni di italiani

Dall’amministratore agli animali, cambio di passo per chi non abita da solo

Tempo di rivoluzione per gli italiani che vivono in condominio a seguito dell’approvazione, alla Camera, del disegno di legge che propone modifiche alla disciplina del condominio negli edifici, ovvero degli adeguamenti di sicuro interesse per le famiglie che vivono in essi.

Un cambiamento che interessa circa 30 milioni di italiani, dopo tantissimi anni di interventi marginali. Cosa dice ai proprietari il testo attuale? In un ambiente caratterizzato da una conflittualità abbastanza alta, e non solo in potenza, tra le cose più interessanti della riforma spicca, al fine di snellire i passaggi, l’abbassamento del quorum in sede assembleare, ovvero il numero legale necessario per rendere valide le assemblee e le loro delibere che dovrà essere pari alla maggioranza degli intervenuti in assemblea, che rappresentino almeno la metà dei millesimi. Uguale il quorum per deliberare l’installazione di impianti per la produzione di energia eolica, solare o comunque rinnovabile, anche per i terzi che, a titolo oneroso, maturano un diritto reale o personale di godimento del lastrico solare o di altra idonea superficie comune. Per il cambio di destinazione dei locali comuni, bastano i quattro quinti dei consensi.

Per chi viola le regole, le multe vanno da 200 a 800 euro, si inaspriscono in caso di recidiva. Svolta anche per l’amministratore di condominio, che per esercitare la professione dovrà comunque godere di alcuni requisiti come il godimento dei diritti civili, la formazione, l’assicurazione professionale, il titolo di studio. Chi amministra, lo sappiamo, deve essere trasparente; ecco perché dopo l’incarico, biennale, può decadere prima della fine del mandato per gravi irregolarità fiscali, come l’omessa apertura del conto corrente condominiale.

Laddove l’assemblea si rifiuta di revocare il mandato, il singolo condomino può ricorrere al giudice e farsi rimborsare le spese.

Le irregolarità passibili di licenziamento prevedono anche la mancata predisposizione del rendiconto o la mancata notifica ai condomini di una chiamata in causa. Ai proprietari spetta anche la supervisione dei documenti contabili, a cui possono accedere e fare copia. In ultimo, nel rendiconto va annesso anche un riepilogo finanziario e la nota esplicativa della gestione. Su richiesta dei condomini, l’amministratore può stipulare una polizza assicurativa contro i rischi che derivano dal proprio operato. Gli oneri sono a carico dei condomini. Nel regno abitativo di oltre 30 milioni di italiani, le controversie sono all’ordine del giorno: per risolverle la disciplina è quella della mediazione obbligatoria, da avviare con una convocazione preventiva di almeno 20 giorni e da concludere entro 4 mesi. Novità anche sul piano dell’impianto di riscaldamento centralizzato da cui è possibile dissociarsi senza il beneplacito assembleare, a patto di non creare pregiudizio agli altri, e di pagare la manutenzione straordinaria dell’impianto. Infine, all’insegna del vietato vietare, anche la madre di molti contenziosi, ovvero la presenza di cani e gatti: i regolamenti condominiali non possono vietare la presenza degli stessi in alcun modo. Superato il passaggio in Senato, resta lo scoglio dell’effettiva entrata in vigore delle norme: un altro passo per sancire, nei fatti, una riforma che si aspetta da troppi anni.

Riforma del condominioultima modifica: 2012-10-04T22:07:54+02:00da ugo565
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